Il migliore prestito: informazioni, cosa sapere e guida completa sui migliori prestiti

Quante volte i nostri desideri ci portano a voler cambiare qualcosa nella nostra vita. Magari vorremmo acquistare la nostra auto dei sogni, oppure finanziare un piccolo sogno nel cassetto. Certo senza denaro spesso è praticamente impossibile ottenere tutto questo ma fortunatamente gli enti finanziari specializzati in prestiti potrebbero rivelarsi l’arma vincente per il raggiungimento dei nostri obiettivi.

Che sia l’acquisto di un’auto, la ristrutturazione di casa, i prestiti si sa fanno comodo a tutti e nel momento del bisogno riescono a garantire la riuscita dei nostri progetti senza l’obbligo di possedere una cifra considerevole sul proprio conto in banca. Ma cos’è effettivamente un prestito? Cosa occorre per ottenerlo? Risulta essere un’operazione complessa o no? In questa guida vorremmo chiarire alcuni punti essenziali che potrebbero permettervi di valutare e considerare gli aspetti più rilevanti per l’ottenimento di un prestito. Quindi restate con noi.

L’ABC del prestito personale. Cos’è e chi lo concede?

Prima di imbarcarsi nella richiesta effettiva di un prestito, è sempre un’ottima idea capire a fondo ogni aspetto che potrebbe rivelarsi utile da conoscere. Chi concede i prestiti oggigiorno? Sostanzialmente parliamo di enti finanziari specializzati oppure da istituti di credito.

Una volta capito chi effettivamente è in grado di poterci assicurare un prestito, capiamo meglio cosa sia. Tecnicamente si tratta di un finanziamento vero e proprio a tasso di interesse prevalentemente fisso. La quota per intero sarà possibile restituirla in comode e pratiche rate con una durata massima prestabilita al principio degli accordi. In linea di massima parliamo di tempistiche ben definite che oscillano tra 1 anno ad un massimo di 10. Il pagamento delle suddette rate si avvierà con una modalità a cadenza mensile.

I prestiti sono tutti uguali? Ecco cosa c’è da sapere.

Contrariamente a quanto si possa pensare, non sempre il prestito ricevuto è possibile sfruttarlo per qualsiasi tipologia di spesa. Per lo meno di certo non se parliamo del prestito finalizzato. É quindi fondamentale sapere che, nel mondo finanziario esistono tipologie diverse di prestiti che, meglio o peggio, si adattano a quelle che sono le nostre personali esigenze. Ecco i più noti:

  • Prestiti Finalizzati.
  • Prestiti personali. 

Come distinguere i due? Ebbene per ciò che riguarda i prestiti finalizzati, dobbiamo tener conto che sono specifici per il pagamento di beni o servizi ben precisi. Genericamente in un prestito di questa tipologia non sono previsti delle reali garanzie come ad esempio pegni o una possibile ipoteca su un dato bene. Anche se non dimentichiamo potrà comunque essere richiesta una garanzia personale da parte di terzi. E per il prestito personale invece?

Il prestito personale è noto per una maggiore libertà d’azione da parte del richiedente che non avrà alcun vicolo nella modalità della spesa, tantomeno sul tipo di acquisto.

Il prestito personale risulta più semplice da ottenere e non implica limitazioni su cosa e su come si decide di spendere il denaro.

Saranno direttamente le banche o le società finanziarie specializzate nella concessione dei prestiti ad avviare le operazioni. Tutto parte dalla stesura di una pratica, dopodiché il passo successivo sarà quello di valutare, da parte dell’ente, se sussistono i requisiti necessari per concedere il prestito. La cosiddetta affidabilità redditizia. Ottenuta questa, lo step seguente sarà l’erogazione dell’intera somma di denaro, che potrà avvenire mediante un assegno circolare o in modo diretto sul conto corrente del richiedente.

Desideri ottenere un prestito personale? Vediamo insieme quali sono i requisiti e chi può ottenerlo senza problemi.

A differenza dei comuni e noti mutui, i prestiti soprattutto quelli di tipo personale si rivelano di certo più accessibili e potenzialmente chiunque potrebbe farne richiesta. L’unico aspetto che sempre e comunque andrà accertato è che il rimborso si consideri sicuro da parte del richiedente. Vale a dire, se l’ente finanziario stabilisce che il cliente sarà perfettamente in grado di adempiere al relativo rintegro del debito, il prestito sarà concesso senza particolare intoppi o problematiche.

Dipendenti, pensionati, professionisti autonomi. gRAN PARTE DELLE CATEGORIE AVRANNO FACILE ACCESSO AI PRESTITI PERSONALI.

Cosa occorre per avviare la pratica di richiesta del prestito? Scopriamolo subito per non arrivare impreparati!

Chiaramente per avviare la pratica e quindi la corrispettiva richiesta di un dato prestito, sarà inevitabilmente necessaria una specifica documentazione che si compone di: Documento che dimostri un introito o comunque la capacità di reddito, carta di identità ed in fine il codice fiscale personale.

Cosa si intende per capacità di reddito? Ebbene nella maggior parte dei casi basterà presentare uno di questi:

  • Modello CUD.
  • Modello Unico.
  • Ultima busta paga.
  • Cedolino della pensione.

Esistono nella fattispecie limiti di età per richiedere un prestito personale? Anche in questo caso esistono degli standard a cui poter fare riferimento. In primis sarà necessaria la maggiore età, quindi l’età minima per richiedere un prestito personale è di 18 anni. Sul limite massimo determinati enti finanziari esprimeranno la propria posizione che quindi potrebbe variare da ente ad ente. Comunemente si tende a ritenere l’età di 75 anni il limite massimo, ma per l’appunto sarà a discrezione della società convalidare anche un limite più ampio che potrebbe anche andare oltre gli 85 anni.

Il prestito personale. Vediamolo più da vicino.

Ribadiamo ancora una volta che quando parliamo di prestito personale parliamo di un prestito non di tipo finalizzato, a tasso fisso e rimborsabile mediante comode rate mensili.

Al momento della sottoscrizione del contratto, verrà anche definito e chiarito il cosiddetto “piano di ammortamento”. Ma cos’è con esattezza il piano di ammortamento? Ecco una semplice definizione per chiarire un aspetto a dir poco essenziale di un generico prestito personale.

  • Piano di Ammortamento: si tratta della somma da restituire all’ente finanziario o alla società di credito sotto forma di rimborso pari al quantitativo in denaro concesso e gli annessi interessi che, da prassi, verranno calcolati sulla base della cifra prestabilita. Saranno compresi, nel complesso, anche gli oneri fiscali e le spese accessorie circoscritte in una specifica durata temporale.

In breve, è importante da considerare che, per ogni rata che si verserà essa comprenderà sia una data quota capitale sia una quota di interessi.

E se volessi restituire la restante parte anticipatamente? È possibile?

Molti utenti si domandano se sia obbligatorio rispettare le tempistiche prefissate per il pagamento delle quote mensili. In realtà, se si avesse la disponibilità economica, di certo sarebbe possibile concludere in anticipo il pagamento, ma è anche vero che bisogna prima conoscerne le precise condizioni.

Parlando più in termini tecnici, concludere in anticipo la restituzione delle quote fa riferimento ad una vera e propria estinzione anticipata. Un’operazione che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento e con la più assoluta libertà decisionale dell’utente. Sostanzialmente il beneficiario del prestito si impegna a restituire l’ammonto totale mancante. Tuttavia, in specifici casi, sarà prevista l’applicazione di una penale pari all’1% dell’importo. Questo sarà a descrizione dell’istituto finanziario e previo accordi contrattuali.

Che garanzie occorre dare alle società finanziarie per accedere ad un prestito personale?

Certamente senza la garanzia di poter restituire la quota, difficilmente verrà concesso un prestito e questo vale indifferentemente dalla somma in denaro richiesta. Ciò significa che al momento della richiesta di un prestito, come accennavamo poco prima, sarà indispensabile fornire alla banca o agli enti delle garanzie che attestino la possibilità di sopperire alla restituzione totale del capitale stipulato.

Il primo vero punto fermo, in grado di assicurare tutto questo è certamente il personale contratto di lavoro. Per questioni di maggiori sicurezze, le banche puntano a contratti a tempo indeterminato o alle pensioni, entrambi di gran lunga più affidabili a lungo termine. Esistono eccezioni? Certamente. Alcuni enti finanziari concedono un prestito personale anche ai lavoratori con contratti a progetto. Unico requisito, tuttavia, sarà che il prestito dovrà durare tanto quanto durerà l’impegno lavorativo del richiedente. Questa si rivela essere una garanzia sufficiente per far ottenere prestiti anche ai più giovani.

  • Altri enti e banche, potrebbero richiedere come ulteriore garanzia, l’ingresso in scena di un garante terzo, denominato “fideiussore o coobbligato” che previo contratto, si impegna a subentrare nell’estinzione del prestito qualora il richiedente principale non sia più in grado di adempiere agli obblighi del rimborso.

polizze assicurative, potranno essere richieste al momento della concessione del prestisto come ulteriore garanzia per l’ente finanziario.

Che differenza c’è tra l’importo richiesto e il cosiddetto capitale finanziato? Facciamo un po’ di chiarezza in merito a tal proposito.

Per quanto riguarda l’importo richiesto, si tratta sostanzialmente della somma di denaro totale richiesta dall’utente che verrà messa per iscritto nella domanda da presentare all’ente o alla banca in questione. Il capitale finanziato, invece, è la somma complessiva effettivamente concessa o erogata. Tale capitale comprenderà di norma le consuete spese di istruttoria e se previste quelle di eventuali polizze assicurative. 

Per agevolare i beneficiari dei prestiti, per l’appunto, banche ed istituti di credito tenderanno comunemente ad includere nell’importo richiesto gran parte o i totali costi accessori. Questo al fine di far evitare all’utente una spesa anticipata per l’ottenimento del prestito.

Piano di ammortamento? Ma di che si tratta con esattezza?

Abbiamo già incontrato questo punto in precedenza, ma adesso sarà bene chiarire con maggiori dettagli quale sia nel complesso la struttura. Il piano di ammortamento non è altro che il piano di restituzione della somma ricevuta e degli interessi, che sarà definita al momento della stesura del contratto di richiesta del prestito personale. In parole povere, è la linea guida da seguire per l’estinzione del prestito.

Nella pratica, il pagamento delle quote da versare alla banca o all’ente specifico, avverranno in diverse modalità preventivamente selezionate dal beneficiario. Sarà quindi possibile provvedere al pagamento mediante bollettini postali o se preferito anche tramite trattenuta diretta sul conto corrente personale. Come da prassi, ogni singola rata indicherà le singole quote dovute.

Il piano di ammortamento è anche conosciuto come piano di rimborso.

Il piano di ammortamento, preventivamente studiato sulla base della tipologia del prestito, verrà sempre allegato al contratto effettivo del prestito personale e presenterà regolarmente il debito residuo del finanziamento. Sarà quindi tenuta sempre sotto controllo la somma mancante all’estinzione del prestito comprensiva di tutte le spese.

Quali sono i criteri su cui gli enti o le banche valutano la concessione di un prestito personale?

L’iter comune che caratterizza la richiesta di un prestito è pressoché standardizzata. Vale a dire presenta dei passaggi specifici che riguardano indifferentemente tutti gli enti finanziari. Sostanzialmente, una volta avviata la domanda formale per l’ottenimento del prestito personale, si avvierà da parte della banca, ad esempio, una procedura di valutazione della richiesta ed il tutto avverrà sulla base di determinati criteri. I due elementi che tendenzialmente portano a buon fine una richiesta di prestito sono:

  • Un ottimo livello di affidabilità creditizia del richiedete. 
  • Un giusto rapporto tra la rata da versare ed il reddito personale. 

Se entrambi risultano positivi, sarà di certo agevole l’ottenimento del prestito su misura alle proprie esigenze.

Certo, il punto cardine che farà pendere l’ago della bilancia a favore dell’utente sarà la sua affidabilità creditizia. Vale a dire, se sarà possibile garantire un contratto a tempo indeterminato o la pensione, sarà improbabile non ottenere il prestito. Ma è anche importante valutare il giusto rapporto tra la rata ed il reddito. In parole povere, tutto sarà più semplice se per l’ente o la banca in questione considererà il potenziale cliente affidabile.

Quali altri prestiti personali sono possibili da richiedere? Cessione del quinto o prestito con delega.

In determinate situazioni, richiedere un prestito personale sarà possibile anche tramite altri iter. Per quanto riguarda la cessione del quinto, si tratta di una forma assai sicura in favore della banca o dell’ente, poiché otterrà in modo diretto la quota del rimborso mensile attingendo dallo stipendio o dalla pensione del beneficiario.

I richiedenti di questa formula di prestito personale, sono utenti che hanno avuto precedenti difficoltà finanziarie e che per ottenere il prestito necessitano di offrire una garanzia maggiore. Ecco che tramite cessione del quinto, l’ente avrà una sicurezza assoluta.

un prestito personale con cessione del quinto prevede una somma massima della rata pari a un quinto del proprio reddito mensile.

I cosiddetti “cattivi pagatori” avranno quindi modo di ottenere un prestito personale attraverso questa modalità di garanzia per la banca o l’ente. In tal caso, l’accordo verrà stipulato in forma diretta tra la banca o l’ente finanziario ed il datore di lavoro o l’ente che si occupa dell’erogazione della pensione. Attenzione! Non in tutti i casi sarà possibile accedere a questa modalità, in quanto è prevista un’analisi del reddito per determinare che ci siano i presupposti per garantire la soglia minima di sopravvivenza fissata dallo Stato.

Vale a dire, se il reddito mensile non è sufficiente a sopperire al rimborso della quota, la concessione del quinto non sarà concessa.

E il prestito con delega?

Questa forma di richiesta di prestito personale non impone il limite del quinto del reddito mensile, ma garantisce di aumentarlo fino a metà dello stipendio o della personale pensione. Gli utenti che possono accedere a questa tipologia di prestito personale sono per lo più i dipendenti pubblici o gli utenti con contratto a tempo indeterminato. Tuttavia, potrebbe accadere che il datore di lavoro non accetti la richiesta rigettandola.

Prima di sottoscrivere un prestito personale risulta essenziale valutare TAN e TAEG.

TAN e TAEG sono indici che andranno sempre presi in considerazione prima di avventurarsi nella richiesta di un prestito personale. Ma cosa sono con esattezza?

il TAN che letteralmente significa (Tasso Annuo Nominale) è il tasso annuo di interesse che viene applicato al prestito personale al netto di oneri accessori e commissioni. Al contrario, per quanto riguarda il TAEG ovvero (Tasso Annuo Effettivo Globale) possiamo dire trattarsi del dell’indice che fa riferimento al costo complessivo del finanziamento che comprende totalmente sia le spese che gli oneri accessori.

Com’è strutturato il contratto per un prestito personale?

Ogni singolo contratto per la stipula e la concessione di un prestito dovrà presentare determinati punti essenziali che il beneficiario si impegnerà a compilare. Generalmente ne verranno fatte due copie, una per l’ente e l’altra per il soggetto richiedente il prestito. Ecco più nel dettaglio in contenuto di un contratto standard:

  • Generalità del beneficiario.
  • Dati personali come reddito, posizione professionale e lo stato civile. 
  • Importo richiesto e quello effettivo erogato.
  • Numero delle rate con relativa scadenza di pagamento.
  • Indici TAN e TAEG. 
  • Specifiche garanzie richieste dall’ente finanziario.
  • Coperture assicurative se concordate.
  • Regole in caso di recesso.
  • Pene in caso di ritardi o mancati pagamenti delle rate.
  • Consenso al trattamento dei dati personali in base alla legge della privacy.

Cosa succede se si incappa in un mancato pagamento delle rate? Ecco i rischi.

Rispettare le scadenze dei pagamenti delle rate di un prestito è alla base della buona riuscita del rapporto tra ente e beneficiario. Il rischio di una mancata puntualità di versamento comporterebbe l’insorgenza di problematiche. Il più comune è che l’utente sarà obbligato a corrispondere i cosiddetti “interessi di mora” e con essi anche le spese affrontate dall’ente finanziario al fine del recupero del denaro dovuto.

Sarà prevista anche l’inserimento nelle banche dati del nominativo del beneficiario che verrà considerato “cattivo pagatore”. Questo comporterà difficile l’ottenimento di prestiti futuri per un determinato periodo temporale.

Conclusioni.

Scegliere di richiedere un prestito è un’operazione delicata che necessita delle dovute accortezze ed una giusta analisi. Ecco che la selezione andrà eseguita mediante la valutazione delle condizioni offerte da un dato ente finanziario ed esse andranno esaminate per determinare se possano o meno ritenersi vantaggiose per le proprie esigenze. Prendete in considerazione di avviare la domanda di prestito in una filiale o online, l’iter burocratico sarà il medesimo.

Anthea D'Arrigo
Siciliana laureata in Discipline dello Spettacolo e Comunicazione alla facoltà di Pisa. Appassionata di arte, musica e scrittura. Mi occupo di scenografia cinematografica e nel tempo libero scrivo romanzi in self publiscing. Mi diletto anche nella musica e nella pittura. "La vita non sarebbe niente senza un pizzico di arte"

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