Miglior prestito per start up: guida completa, caratteristiche e info

Quando si sente parlare di start up significa che si ha sicuramente un’idea interessante e si ha voglia di mettersi in gioco, soprattutto nel mondo dell’imprenditoria.
Ma, per avviare una startup occorre anche avere dei fondi da cui partire, questo però non deve essere un limite.

Come mai? Molto semplice, per avviare una start up non occorre avere subito un enorme capitale, ma è possibile richiedere finanziamenti a famiglia e amici. Si può fare domanda per dei finanziamenti istituzionali, fare del crowdfunding, chiedere aiuto ai business angels, chiedere ai venture capitalist e agli incubatori di accelerazione per startup.

Ma, prima di fare tutto questo, è opportuno mostrare il proprio business plan in modo da trovare subito l’idea e i vari aiuti a tutti i possibili finanziatori che vogliono investire sul progetto. Vediamo proprio in questa guida cos’è una startup e quali saranno i metodi per finanziarla.

Startup: cosa è

Di solito, quando si fa riferimento ad una startup si va a definire quella che risulta essere  un’impresa nuova. Essa ha carattere innovativo, la quale il suo obiettivo è quello di riuscire a crescere in maniera rapida e tramite un piano ripetibile.

Per quel che riguarda l’innovazione, la startup deve sempre avere questa caratteristica per i prodotti o per i servizi che vuol proporre ai clienti, ma anche per il business model.
L’azienda si troverà nella fase di startup per diverso tempo, difatti l’obiettivo deve essere quello di riuscire a farla diventare impresa di alto livello.

Vediamo che, nella prima fase, si va a sperimentare quello che è il modello di business: il business plan. In questo modello si comprende se l’idea ha potenziale, quindi se può avere successo sul mercato.

Il business deve essere scalabile, ovvero deve garantire la possibilità di crescita, sfruttando le economie in larga scala. Con il termine ripetibile, invece, si intende il fatto che il modello deve poter essere replicabile.

Spesso si sente parlare di alcune startup innovative, in base a quanto viene sancito dall’articolo 25 del decreto Crescita 2.0, per poter essere definita innovativa una startup deve avere l’obiettivo dello sviluppo, la produzione e la commercializzazione dei propri prodotti o servizi di alto valore tecnologico.

Cosa serve per avviare una startup

Una startup è senza ombra di dubbito un’impresa, quindi, deve sempre fare riferimento ad un procedimento come se si dovesse aprire una semplice attività.
Ciò comporta, chiaramente, l’apertura di una partita Iva, l’iscrizione al registro delle imprese e la costituzione della società.

Quando si fa l’iscrizione al registro delle imprese si ha anche un’opportunità per accedere a i vari finanziamenti statali o di banche private. La costituzione di un’impresa, invece, può essere fatta anche online su il sito della Camera di Commercio.

Finanziamenti per startup

Come si fa a finanziare una start up? Sicuramente è la prima domanda che si fanno i nuovi imprenditori, quindi tutti quelli che hanno un’idea interessante, innovativa, ma non hanno a disposizione il giusto budget al fine di poter ricoprire tutti i costi di avviamento.

I metodi per poter finanziare un’impresa nuova sono davvero tanti e li abbiamo visti in apertura di guida, adesso procederemo spiegandoli singolarmente:

  • Autofinanziamento: si tratta del fatto di avere un capitale proprio adatto ad avviare la startup con le spese iniziali. Nel caso in cui i vari soci fondatori abbiano il giusto budget a disposizione per avviare l’azienda, esso potrà essere usato senza richiedere dei finanziamenti esterni.
  • Famiglia e amici: altro metodo al fine di finanziare una startup è quello di chiedere un prestito ai propri amici e parenti. In questo modo non si devono pagare i vari interessi e i tempi per poter ridare indietro i soldi sono più flessibili.
  • Finanziamenti istituzionali: qui sono le istituzioni che, al fine di incentivare la creazione delle startup innovative, vanno a finanziare i progetti. Prima tra tutti abbiamo Invitalia, ovvero l’Agenzia per lo sviluppo che propone mutui a tasso zero per il 70% dell’investimento.
    Poi, vi sono dei finanziamenti per i residenti nelle zone d’Italia come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che possono beneficiare di finanziamenti a fondo perduto pari al 20% del mutuo.
    Ma possono anche fare richiesta tramite fondi regionali, fondi di garanzia per aziende innovative.
  • Business Angel: altra modalità è quella della figura dei Business Angels, che forniscono sia  finanziamenti, ma anche tutto il supporto tecnico necessario per la creazione delle nuove imprese.
  • Venture capital: qui si parla di un’altra figura che si occupa di finanziare le imprese che sono di nuova costituzione. Di solito finanziano dei capitali elevati, ma solamente nella fase successiva dove la stessa impresa è già avviata, così da acquisire quote della società.
  • Incubatori di statup: in ultimo, si parla di un altro modo per farsi finanziare ed è quello di entrare negli incubatori di startup, che di solito sono pubblici ma anche privati.
    Qui, dopo una selezione inziale, l’incubatore aiuterà la stessa startup a costruire il progetto per dare vita all’azienda vera e propria, seguendola nel percorso iniziale.